Nelle risposte ai soci in vista del board del 31 marzo chiamato al rinnovo dei vertici l’azienda annuncia le sfide prossime venture: forte ampliamento 5G, mix Fttx-Fwa-satellite per il fisso. Nel 2021 oltre 20 città saranno coperte dalla quinta generazione mobile. Fibra e wireless gli ingredienti per spingere l’infrastrutturazione sui territori.
Ampliare la copertura 5G e fare leva sul mix tecnologico Fttx-Fwa-satellite per spingere l’infrastrutturazione dell’ultrabroadband “fisso”. Queste le sfide di Tim per il 2021 messe nero su bianco nelle risposte ai soci (qui il documento con tutte le domande e risposte) in vista dell’Assemblea del 31 marzo chiamata al rinnovo dei vertici in scadenza. Nel 2021 è previsto un “forte ampliamento della copertura per estenderla a oltre 20 città, utilizzando la vera copertura 5G che consente le prestazioni di velocità e latenza tipiche di questa tecnologia, a differenza del Dss (condivisione dinamica dello spettro) utilizzato da altri competitor, che assicura prestazioni di gran lunga inferiori”.
E l’azienda annuncia inoltre che “per la realizzazione di AccessCo, a seguito dell’accordo sottoscritto con Cdp, è stata completata la due diligence tecnica di Open Fiber e FiberCop, confermando le nostre aspettative iniziali. Il dispiegamento della rete Ftth è in ogni caso già in corso e proseguirà rapidamente secondo il piano previsto da FiberCop e annunciato al mercato nel mese di agosto”.
A livello nazionale, puntualizza l’azienda guidata da Luigi Gubitosi, il 4G ha raggiunto oltre 7.700 comuni, con una copertura superiore al 99% della popolazione. È proseguita inoltre la diffusione, nelle principali città italiane, dei servizi 4.5G (Lte Advanced), che consentono di raggiungere una velocità di connessione dati fino a 700 Megabit al secondo. “La leadership tecnologica di Tim si è confermata con lo sviluppo del 5G, che rappresenta un asset fondamentale per l’innovazione dei servizi mobili, in grado di rivoluzionare la vita di cittadini, consumatori e imprese, proiettando il Paese in un ambiente in cui tutto sarà più smart e connesso”.
L’azienda evidenzia inoltre che “a distanza di molti anni, sta registrando un’inversione del trend di sostituzione del fisso ad opera del mobile. Le persone non rinunciano al cellulare, ma aggiungono una linea fissa a banda ultralarga. A questa inversione di tendenza si associa la circostanza che il piano Next Generation Eu, di rilancio delle economie europee più colpite dal Covid, destinerà il 20% delle risorse alla transizione digitale, il che significa per l’Italia circa 46 miliardi di euro”. Secondo Tim “la prevista maggiore richiesta di connettività a banda ultralarga sarà soddisfatta attraverso la progressiva estensione della copertura valorizzando il mix di tecnologie a disposizione del gruppo (Fttc, ftth, fwa, Satellite). La società nel ricordare gli obiettivi del nuovo piano triennale Beyond Connectivity evidenzia che “Tim valorizza la tendenza alla diffusione del fisso ed alla digitalizzazione delle imprese attraverso i seguenti driver strategici: il consolidamento sul Consumer del modello di convergenza con spinta verso i servizi adiacenti digitali (Smart Home, Security), l’accelerazione della migrazione di Tv verso la fruizione su ultra broadband grazie all’offerta Tim Vision, la valorizzazione sul Business del processo di digitalizzazione delle imprese attraverso il potenziamento dell’offerta Cloud grazie al nuovo polo dedicato Noovle”.
In una nota, Asati, l’associazione che rappresenta i piccoli azionisti Tim ricorda che “il prezzo obiettivo medio, indicato dagli analisti, sul titolo Tim a fine 2021 è di 57 centesimi di euro, in crescita del 12% da inizio anno”. Asati indica che il prezzo obiettivo dipende dai principali target finanziari e industriali per il 2021, che sono: “stabilizzazione, oppure leggera crescita, di ricavi e Ebitda after lease di Gruppo organici; riduzione del debito netto di Gruppo after lease a circa 16,5 miliardi di euro”. E ancora tra i target “completamento della copertura Fttc, che già oggi raggiunge il 91%, e copertura Ftth nelle aree nere e grigie (secondo il piano previsto da FiberCop, il 56% delle unità immobiliari tecniche a livello nazionale sarà coperto entro il 2025); realizzazione della copertura 5G (che sarà completata a livello nazionale entro il 2025); definizione e sviluppo di nuovi servizi e modelli di business, basati sull’evoluzione tecnologica nel settore data center/cloud e sulla realizzazione di piattaforme Edge Cloud Computing, Open Ran e cloud ran” “La stabilizzazione, dopo molti anni, dei ricavi e il miglioramento dei risultati economici sono risultati che Tim è in grado di raggiungere, considerando i dati del 4 trimestre 2020, e che sono assolutamente necessari per migliorare il rating e far crescere il valore del titolo”.