Stando ad ICity Rank 2019, il rapporto annuale di FPA, società di servizi e consulenza del Gruppo Digital 360, Firenze svetta al primo posto della classifica delle città italiane in riferimento alla trasformazione digitale ed è seguita da Bologna e Milano.
L’indice della trasformazione digitale è stato costruito con l’obiettivo di misurare la capacità delle amministrazioni comunali di sfruttare appieno le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e dai grandi progetti nazionali. In particolare, è composto da 10 indicatori suddivisi in:
- 2 indicatori di contesto che quantificano la diffusione delle infrastrutture di comunicazione e dell’attitudine all’utilizzo dei servizi digitali;
- 3 indicatori che misurano lo stato della transizione digitale attraverso l’implementazione delle piattaforme nazionali, la numerosità e il livello dei servizi online e gli ambiti serviti da app municipali;
- 3 indicatori di apertura;
- 2 indicatori riguardanti l’implementazione delle infrastrutture digitali nel territorio.
Immagine 1 – Struttura dell’indice di trasformazione digitale (Fonte: ICity Rank 2019).
Date queste informazioni, il capoluogo toscano si identifica come leader per quanto concerne le app municipali, la trasparenza digitale, il digital opennes e il wifi pubblico, attestando un metodo complessivo che coinvolge non solo l’amministrazione comunale ma anche l’insieme dei soggetti che operano nel contesto urbano.
Immagine 2 – Graduatoria ICR 2019 secondo l’indice di trasformazione digitale (Fonte: ICity Rank 2019).
Dalla classifica si può notare che tra le prime 10 città spiccano realtà non metropolitane: le emiliane Modena, Parma e Reggio Emilia insieme alle lombarde Bergamo e Brescia per arrivare al decimo posto con Trento. I relativi punteggi indicano come sia possibile anche per centri di dimensione intermedia raggiungere risultati di eccellenza sul fronte della trasformazione digitale.
Immagine 3 – Distribuzione territoriale per livelli di trasformazione digitale (Fonte: ICity Rank 2019).
La prima città del Mezzogiorno è Cagliari, che si posiziona al 13° posto; tra le prime 36 si collocano anche Lecce (22°), Palermo (24°), Bari (25°) e Napoli (35°). Chiude la graduatoria complessiva la città di Agrigento con un punteggio di 199/1000.
I risultati dell’indice di trasformazione digitale documentano che le città intermedie e anche quelle di minore dimensione possono compensare lo svantaggio derivante dai fattori di scala, quindi minori risorse economiche e professionali a disposizione, con il beneficio proveniente da una maggiore flessibilità e disponibilità delle amministrazioni ad adeguarsi all’innovazione, fattori che potrebbero avere un ruolo fondamentale nelle dinamiche indotte dalla seconda rivoluzione digitale.